Raffaello e l’Antico nella Villa di Agostino Chigi
Come funziona il dietro le quinte di un servizio di trasporto e allestimento di opere d’arte con Crown Fine Art? Scopriamolo insieme ad Alessandra Villa, Coordinator di Crown Worldwide, dipartimento Fine Art, che ci presenta il lavoro di Crown Fine Art per il trasporto ed allestimento delle opere d’arte per la mostra Raffaello e l’Antico nella Villa di Agostino Chigi, visitabile presso la Villa Farnesina di Roma dal 6 aprile al 2 luglio 2023.
“Questa mostra dalle opere sensazionali, conta ben 19 prestatori e circa 70 opere, ha richiesto un tempo di allestimento di 5 giorni ed è stata realizzata grazie a una meticolosa pianificazione dei trasporti e presenze courier in sede mostra (a supervisione delle opere dai musei prestatori). Mantenere un cronoprogramma serrato è stato di fondamentale importanza per la riuscita dell’esposizione nelle tempistiche richieste dal cliente”, commenta Alessandra.
Tra i prestatori alcune delle più importanti realtà museali italiane come i Musei Capitolini, le Gallerie degli Uffizi, i Musei Vaticani, ed internazionali, tra cui citiamo il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
ALESSANDRA, COME SI ORGANIZZA IL TRASPORTO ED ALLESTIMENTO DI OPERE D’ARTE PER L’ORGANIZZAZIONE DI UNA MOSTRA?
“Per organizzare il trasporto ed allestimento di opere d’arte è necessario avvalersi di personale altamente qualificato, i tecnici presenti in sede mostra hanno una decennale esperienza nel settore e specificamente nel trasporto di opere d’arte.
Tutti i membri del team hanno una conoscenza approfondita dei materiali e delle tecniche di movimentazione e di trasporto delle opere d’arte, sono inoltre sottoposti a continui aggiornamenti di formazione per operare in sicurezza in cantiere”.
“Tramite un sopralluogo propedeutico alla presa delle misure e indicazioni sulla movimentazione, si procede con la realizzazione delle casse ad hoc (in questo caso è stata richiesta la produzione di diverse tipologie di cassa: casse standard museali, casse doppie, casse multiple e casse climatizzate). A contatto con le opere si interpone carta velina antiacida o Tyvek. Le casse, imbottite internamente con diversi strati di Ethafoam, sono provviste esternamente di maniglie per facilitare la movimentazione, riportano una marcatura di riconoscimento e le indicazioni standard come fragile e relativamente al lato di apertura.”
E COSA CI RACCONTI SUI MEZZI SPECIALIZZATI CHE USA CROWN PER TRASPORTARE LE OPERE D’ARTE?
“I mezzi utilizzati per il trasporto ed allestimento di opere d’arte sono mezzi speciali Fine Art, che si distinguono dai normali mezzi di trasporto in quanto sono cassonati, climatizzati (mantenendo una temperatura tra i 18 e i 22 °C e umidità relativa controllata nel vano di carico), dotati di Aeroquip o sistema di fissaggio analogo, equipaggiati con sponda idraulica e sospensioni pneumatiche, sistema GPS di localizzazione satellitare e antifurto.
Nel trasporto Fine Art è richiesta la presenza di due autisti e il mezzo deve essere costantemente sorvegliato.”
RAFFAELLO E L’ANTICO NELLA VILLA DI AGOSTINO CHIGI
Per quanto riguarda la mostra Raffaello e l’Antico nella villa di Agostino Chigi, Alessandra ci racconta che: “Alcuni degli allestimenti di questa mostra sono stati particolarmente impegnativi e particolari, come quello dell’arazzo -Lo spasimo di Sicilia- della scuola di Raffaello e proveniente dai Musei Vaticani, per cui è stata prodotta una cassa apposita contenente un tubo di sospensione interno, dove è stato avvolto l’arazzo.
Nella mostra troviamo anche alcune sculture uniche nel loro genere provenienti dai Musei Capitolini.
La “Psiche” dei musei Capitolini è una delle opere più importanti della mostra, un’opera molto delicata la cui movimentazione dai Musei Capitolini di Palazzo Nuovo è avvenuta tramite l’utilizzo di un’autogrù per portarla al piano terra e poterla caricare sul mezzo di Crown. È stata realizzata una particolare cassa doppia con pallet interno. La scultura è stata bloccata internamente con dime ed è stata poi posizionata sulla base con sollevatore e fatta scivolare grazie a stecche saponate. In questo modo vengono allestite anche le sculture più pesanti e fragili, che toccano anche gli 800 chili, minimizzando al massimo i rischi e le sollecitazioni sulla superficie scultorea”.
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